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ELEMENTI BASILARI DELL’ARMONIZZAZIONE JAZZ – la melodia, la fondamentale, le sigle, le note guida

ELEMENTI BASILARI DELL' ARMONIZZAZIONE JAZZ - melodia, la fondamentale (root note), le sigle, le note guidaELEMENTI BASILARI DELL' ARMONIZZAZIONE JAZZ - melodia, la fondamentale (root note), le sigle, le note guida

Intraprendere lo studio del jazz, in questo caso rivolto principalmente al pianoforte, prevede la conoscenza di alcuni elementi che sono fondamentali e basilari; elementi pratici e propedeutici per lo studio e l'approfondimento di argomenti più complessi.

In questa lezione vengono trattati quelli che sono i punti di partenza per lo studio di questo affascinante genere musicale. Si tratta di argomenti non particolarmente complessi, tuttavia imprescindibili ed importantissimi allo stesso tempo. Lo studio e l'apprendimento di questa lezione presuppongono un'adeguata conoscenza di tonalità, intervalli, gradi della scala, accordi di triade, accordi di settima.

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la melodia

Uno standard jazz, preso da un qualsiasi REAL BOOK, si presenta scritto in questo modo:

All the things you're (nell'esempio le prime otto misure) è sicuramente uno degli standard più gettonati dai musicisti jazz, sia per la sua struttura che per le cadenze e le armonie che si trovano al suo interno, le quali offrono ampie possibilità improvvisative. Come si evince guardando questo frammento di spartito, la melodia è scritta in maniera essenziale, all'inizio di ogni misura (c'è l'accordo che vale per l'intera battuta. La melodia di questo standard, contrariamente a quanto si può ipotizzare, non viene eseguita quasi mai così com'è scritta e, soprattutto, mai allo stesso modo. Si ascolti per esempio queste tre versioni di All th thing you're, facendo molta attenzione all'interpretazione del tema.

In questo primo video l'esposizione del tema inizia al minuto 0:13

In questo secondo video l'esposizione del tema inizia al minuto 0:18

In questo terzo video l'esposizione del tema inizia al minuto 1:43

Si tratta di micro differenze: dal punto di vista ritmico, le note del tema vengono suonate leggermente prima o dopo rispetto allo spartito originale, spesso vengono aggiunte note di fioritura e/o di abbellimento, la velocità di esecuzione varia da esecutore ad esecutore, il carattere dell'esecuzione (feeling) è molto diverso da versione a versione.

Differentemente da un'interpretazione di un brano classico, laddove le note saranno sempre le stesse ed anche la velocità sarà sempre la stessa (può variare di pochissimo), ciò che fa la differenza è l'interpretazione ovvero il tocco (le sonorità), dell'agogica musicale e delle dinamiche. Per tanto la melodia va assolutamente inquadrata ed interpretata in quest'ottica.

la fondamentale (root note)

Secondo aspetto importante nell'esecuzione del tema di uno standard jazz è l'uso di quella nota che nel jazz viene definita la root note (radice) ovvero la fondamentale dell'accordo. Si provi a suonare solo il tema di All the things you're (la mano destra per i pianisti), senza fondamentali, a patto che non si conosca il brano. Risulterà difficile capire quali siano gli accordi scelti dal compositore per accompagnare tale melodia.

Se si conosce già questo brano si provi a fare questo esperimento con qualsiasi altro standard jazz, non conosciuto! Quindi, le fondamentali rappresentano il terreno su cui costruire il percorso armonico di un brano: accordi, successioni armoniche, cadenze ecc.) e rappresentano la vera guida per l'esecuzione e l'improvvisazione di uno standard jazz. Queste poche righe per dire che anche sulle fondamentali, a meno che non si sappia esattamente cosa si stia facendo, è bene non intervenire se non con determinate sostituzioni che si studieranno in specifiche lezioni.

le sigle (costruzione degli accordi)

Nel jazz gli accordi vengono scritti sotto forma di sigle e sono costruiti seguendo regole ben precise. E' bene ricordare che quando si costruisce un accordo, la disposizione verticale delle varie note che lo compongono prende il nome di voicing. Negli standard jazz il 90% degli accordi sono accordi di settima: maggiori, minori, diminuiti, semidiminuiti, aumentati.

Chi ha affrontato studi classici ricorderà le diciture: prima specie, seconda specie ecc. Queste diciture nella musica jazz sono state sostituite da lettere e simboli altrimenti conosciute col nome di SIGLE, con cui è bene familiarizzare sin da subito. Le sigle si scrivono in inglese, si parte dalla lettera A che corrisponde al LA ad andare avanti, in senso ascendente. Quindi A-B-C-D-E-F-G corrispondono rispettivamente a LA-SI-DO-RE-MI-FA-SOL 

Sulla destra di ogni sigla (di ogni lettera) si indicano, sotto forma di numeri e simboli, le caratteristiche degli accordi: maggiore, minore, aumentati, diminuiti, semidiminuiti, SUS, addizioni armoniche ecc. Per la scrittura delle sigle si utilizzano più diciture, del tipo Cmin7C-7, Cmi7 e si tratta sempre di DO minore settima. Quindi si può scrivere la stessa cosa in diversi modi. Qui sotto è riportata la tavola delle sigle a partire dalla nota C (DO), con tutte le addizioni armoniche.

Si suggerisce di NON memorizzare questa tavola, essa vuol essere solo un esempio di scrittura delle sigle.

le note guida

Con le note guida si entra realmente nel vivo dell'armonizzazione jazz. Quando si parla di note guida ci si riferisce alla terza ed alla settima dell'accordo (sigla) che saranno maggiori, minori, diminuite ecc. a seconda delle caratteristiche armoniche. Il nome note guida nasce dal fatto che queste due note (insieme alla tonica) sono le note caratterizzanti dell'accordo:

  • la terza ci indica il modo
  • la settima ci indica la specie

Praticamente, dato un X accordo esso si costruirà con: fondamentale (root note), terza, settima e melodia che resta invariata e che non dev'essere considerata nota facente parte dell'armonizzazione ma elemento a sé. Il quinto grado dell'accordo (la quinta a partire dalla fondamentale) non deve far parte di questa armonizzazione ovvero non dev'essere suonata nell'accordo. La quinta si omette in tutti gli accordi dove è quinta giusta, mentre deve far parte dell'armonizzazione quando è quinta diminuita o quinta eccedente poiché in questi casi è caratterizzante. Gli esempi seguenti chiariranno i dubbi rispetto a questi concetti appena espressi. Gli accordi presi ad esempio sono tra i più utilizzati negli standard jazz.

accordo di settima maggiore

accordo di settima minore

accordo di settima di dominante

accordo semidiminuito

accordo diminuito

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2 pensieri su “ELEMENTI BASILARI DELL’ARMONIZZAZIONE JAZZ – la melodia, la fondamentale, le sigle, le note guida

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