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STUDYING PIANO WITH A TUTOR – practice hands separately

STUDYING PIANO WITH A TUTOR - practice hands separately. Si sa che per i pianisti lo studio a mani separate è estremamente utile ed efficace a tutti i livelli di studio, dai bambini agli adulti. Questa pratica, non solo velocizza l'apprendimento ed il superamento di difficoltà tecniche ed espressive ma consente di focalizzare l'attenzione di chi studia, su aspetti molto importanti quali la diteggiatura, le pause, le dinamiche, il fraseggio, le linee melodiche, le armonie ecc.

Oltre all'utilità dello studio a mani separate c'è anche l'aspetto legato al  "piacere" di scoprire i nuovi brani che ci si appresta a studiare, che spesso si trasforma in dispiacere quando non si riesce a suonare un brano nuovo in poco tempo, proprio a causa della difficoltà che presenta un brano nuovo nel suo insieme; mani unite. Suonare subito un brano con le due mani è tutt'altro che scontato. Su un brano nuovo spesso si zoppica, a volte per ore/giorni prima di iniziare a capire di cosa si tratta e di come suona il brano nuovo. Inutile dire che questa fase di lettura zoppicante iniziale è altamente deleteria e demotivante, spesso produce sconforto, noia....e il tutto può tradursi nel desiderio di smettere, in perdita di autostima ecc. ecc.

Come insegnate di pianoforte ho sempre avuto a cuore questo tipo di problematica che indubbiamente può rappresentare un problema per gli allievi (con i più piccoli il problema è meno evidente). Ho sempre pensato ad una possibile soluzione, a come aiutare i miei allievi in difficoltà, fornendo loro dei supporti che potessero accompagnarli sia nello studio iniziale (lettura) che nella successiva pratica/esercizio (assimilazione).

Non meno importante è la pratica a mani separate per i pianisti più bravi. Essa infatti risulta particolarmente utile nello studio di brani difficili, facendo pratica su passaggi tecnici particolarmente complessi. Chiaramente l'applicazione di questo metodo è molto soggettiva e non tutti ne fanno uso, tuttavia mi sento di consigliarla a tutti, sia avendone riscontrato benefici a livello personale sia dai miglioramenti evidenti e superamento di difficoltà importanti da parte dei miei allievi.

Ho pensato di condividere questa mia esperienza/metodo STUDYING PIANO WITH A TUTOR - practice hands separately di insegnante, anche con i lettori del mio Blog, sperando che altri allievi possano trovare utile e proficuo questo piccolo aiuto. Con i miei ragazzi ho sempre adoperato le basi midi poiché con questo tipo di file è più semplice rallentare/velocizzare un brano. Tuttavia il midi ha dei grossi limiti: innanzi tutto la qualità dei suoni. Se non si dispone di apparecchiature (schede audio ecc.) di buona qualità, i suoni saranno sempre pessimi, non favorendo di fatto il piacere di suonare. Quindi lo step successivo è stato registrare dei files audio con strumenti professionali, offrendo la possibilità di esercitarsi con un suono "vero" rispondente il più possibile alla realtà, quindi più accattivante e stimolante per i ragazzi.

Da questa pagina sarà possibile accedere direttamente agli articoli con le basi pubblicate, le cui velocità saranno scelte sulla base dell'esperienza maturata nel corso del lavoro con i miei allievi. Come si può immaginare, il repertorio da realizzare è pressoché infinito e quindi bisognerà fare delle scelte in merito. Verrà data sicuramente la priorità al materiale dedicato ai più piccini, scegliendo quel repertorio che è particolarmente gettonato e sul quale maggiormente sono state ravvisare difficoltà tali da richiedere un intervento di questo tipo, penso alle sonatine di Clementi, pezzi facili di Bach, sonatine di Beethoven, ma anche Hanon, studi di Czerny, Pozzoli, Cramer ecc. ecc. Gli spartiti dei brani non sono presenti per ovvi motivi di copyright.

Per ogni brano ho preparato diverse basi di accompagnamento sia per la mano sinistra che per la mano destra, in tante differenti velocità. Il principio di base è quello di partire da una velocità che sarà la metà della velocità di esecuzione (velocità scolastica) prevista dall'autore, procedendo secondo gli step del metronomo ma in modo alternato ovvero saltandone sempre una (es. da 60 si passerà a 66, saltando il 63).

In questo modo si potrà facilmente lavorare da soli. Suggerisco sempre di partire dalla base più lenta; quando ci si sentirà sicuri si potrà passare alle basi più veloci; infine si potrà eseguire il brano alla velocità prevista dall'autore. Consiglio di collegare degli altoparlanti al computer in modo da equilibrare il volume dell'accompagnamento a quello del proprio strumento, pianoforte/tastiera. E' preferibile non usare le cuffie, a meno che, attraverso l'utilizzo di un mixer o di una scheda audio, non possa avere in cuffia sia la base che il suono dello strumento. Sarà utile registrare le proprie esecuzioni, in modo da poterle riascoltare e rendersi effettivamente conto dei progressi conseguiti.

Da questa pagina si potrà accedere direttamente alle basi realizzate. Suggerisco di ascoltare sempre prima (e anche in seguito) la versione eseguita a due mani poiché, pur trattandosi di un'esecuzione non umana, resta sempre un riferimento importante. Si ricordi di osservare scrupolosamente la diteggiatura e attenzione ai valori nonché alle dinamiche ecc. Prima di iniziare a praticare queste basi sarà necessario aver letto almeno una volta (bene) tutte le note; mano destra e mano sinistra.

Periodicamente saranno caricate nuove basi, segui la pagina!

Buon lavoro!

Muzio Clementi - Sonatina n. 1 in C major per pianoforte op. 36

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