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PUNTO DI VALORE (singolo, doppio, triplo) scrittura ed esecuzionePUNTO DI VALORE (singolo, doppio, triplo) scrittura ed esecuzione

Per definizione il punto di valore è un punto che posto a destra di una nota o di una pausa, prolunga il valore della nota (o della pausa) della metà del proprio valore. Il punto di valore è molto usato in musica sin dall'inizio del percorso di studi, sia dal punto di vista teorico che pratico, per cui suggerisco di studiarlo bene!

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punto singolo

Immaginiamo di avere metà torta, con un punto posto a destra della nostra torta, per magia la torta diventerà più grande; per la precisione metà + 1/4

Ora lasciamo da parte la torta ed utilizziamo le figure musicali. Prendiamo una minima, che sappiamo valere 2/4, e scriviamo un punto a destra della figura. La metà del suo valore (della minima) è 1/4, quindi sommando 2/4 (valore della minima) + 1/4 (valore del punto in questo caso) si avrà il nuovo valore della minima col punto ovvero 3/4, i prossimi esempi aiuteranno a comprendere.

2/4 valore della minima + 1/4 valore del punto (metà del valore della minima)

Come si evince dall'esempio (seconda battuta), se si scrive una minima legata ad una semiminima (legatura di valore) l'effetto sonoro sarà assolutamente lo stesso. Idem per la croma col punto, se leghiamo una croma ad una semicroma l'effetto in termini di durata sarà identico ecc.

Scrivendo degli esempi con le figure di riferimento viene fuori il seguente schema:

semibreve + punto = semibreve + minima

minima + punto = minima + semiminima

semiminima + punto = semiminima + croma

croma + punto  = croma + semicroma

semicroma + punto = semicroma + biscroma

biscroma + punto = biscroma + semibiscroma

doppio punto

Spesso accanto ad una nota o una pausa si può trovare un doppio punto. Il concetto di base è lo stesso del punto singolo: prolungamento del valore. Tuttavia bisogna fare attenzione poiché il doppio punto (quindi il secondo ovvero quello più a destra) non si riferisce alla nota bensì al punto.

Cosa significa?

Vuol dire che se ho una semiminima col doppio punto, il primo punto vale la metà della minima ovvero 1/4 (semiminima) mentre il secondo punto vale la metà del punto ovvero 1/8 (croma).

Lo schema che verrà fuori dall'applicazione del doppio punto alle figure è il seguente:

semibreve + due punti = semibreve + minima + semiminima

minima + due punti = minima + semiminima + croma

semiminima + due punti = semiminima + croma + semicroma

croma + due punti  = croma + semicroma + biscroma

semicroma + due punti = semicroma + biscroma + semibiscroma

punto triplo

Anche se è piuttosto raro, teoricamente è bene conoscere anche il punto triplo. Il concetto in termini di costruzione è lo stesso del punto doppio.

Lo schema che verrà fuori dall'applicazione del doppio punto alle figure è il seguente:

semibreve + tre punti = semibreve + minima + semiminima + croma

minima + tre punti = minima + semiminima + croma + semicroma

semiminima + tre punti = semiminima + croma + semicroma + biscroma

croma + tre punti  = croma + semicroma + biscroma + semibiscroma

punto nel tempo in ottavi (3/8, 6/8 ecc.)

Finora abbiamo parlato del punto di valore nella suddivisione binaria (battere e levare). Andiamo ora a vedere come si costruisce il punto di valore nel tempo tempo in ottavi.

1/4 valore della semiminima + 1/8 valore del punto (metà del valore della semiminima)

2/4 valore della minima + 1/4 valore del punto (metà del valore della minima)

punto al contrario

Anche se non è molto utilizzata come figurazione, il punto si può anche mettere al contrario ovvero sulla seconda nota della sequenza anziché sulla prima; come si è visto in tutti gli esempi precedenti.

Nel primo dei prossimi esempi la figurazione croma + semiminima con punto, abbastanza utilizzata. Nel secondo esempio la figurazione semicroma + croma con punto, poco utilizzata.

Se ancora non ti è chiaro l'argomento ti suggerisco di approfondire in quest' atra lezione PUNTO DI VALORE - problematiche frequenti e ulteriori suddivisioni

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LE ALTERAZIONI - fisse e transitorie (scrittura e applicazione)LE ALTERAZIONI - fisse e transitorie (scrittura e applicazione)

Per definizione le alterazioni sono simboli grafici che, come dice la parola stessa, hanno lo scopo di alterare il suono, in maniera fissa o transitoria (temporanea). Innanzi tutto le alterazioni vanno divise in due categorie:

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alterazioni fisse: sono quelle alterazioni che si mettono subito dopo la chiave, all'inizio del rigo musicale e si scrivono su tutti i righi dello spartito. Esse costituiscono l'impianto tonale del brano ovvero la tonalità (maggiore o minore). Il loro effetto dura per l'intera durata del brano, salvo cambi di tonalità e/o alterazioni transitorie. Nell'esempio si può vedere la tonalità d'impianto e poi nella terza battuta un cambio di tonalità (da LA maggiore a SOL maggiore).

alterazioni transitorie: sono quelle alterazioni che si trovano nel pentagramma, all'interno del discorso musicale. Si mettono prima (a sinistra) delle note e ne alterano il suono dal punto in cui si trovano fino alla fine della battuta.

L'effetto dell'alterazione transitoria vale per la sola altezza della nota cui si riferisce, cioè se un # è posto accanto ad un FA primo spazio (chiave di violino), l'effetto è limitato solo ad esso, non agli altri FA. L'esempio aiuterà a comprendere meglio.

Per tanto l'effetto dell'alterazione è limitato alla sola altezza sonora cui si riferisce.

le alterazioni semplici

Le alterazioni semplici sono tre:

  • DIESIS: modifica (aumenta) in senso ascendete l'altezza del suono di un semitono
  • BEMOLLE: modifica (diminuisce) in senso discendente l'altezza del suono di un semitono
  • BEQUADRO: annulla ogni tipo di alterazione: semplice e doppia
N.B.: il bequadro va considerato a tutti gli effetti come una alterazione. Infatti, prendiamo ad esempio un brano con il DO# in chiave, se ad un certo punto del discorso musicale c'è un DO naturale, questa nota sarà stata alterata rispetto all'impianto tonale.

le alterazioni doppie

  • DOPPIO DIESIS: modifica (aumenta) in senso ascendente l'altezza del suono di un tono
  • DOPPIO BEMOLLE: modifica (diminuisce) in senso discendente l'altezza del suono di un tono

Nell'esempio sottostante sono raffigurate tutte le alterazioni e l'effetto che producono.

Spesso nel discorso musicale, per ricordare all'esecutore la fine dell'effetto relativo ad una alterazione transitoria, nella battuta successiva a quella in cui si trova l'alterazione, si utilizza un simbolo definito alterazione precauzionale. Graficamente si rappresenta con l'alterazione messa tra parentesi (battuta 3 dell'esempio).

Ora che hai svolto gli esercizi verifica le tue competenze su questo argomento. Compila il form ed avrai un feedback immediato alle tue risposte. Buon divertimento!

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TRUMAN SLEEPS per orchestra scolastica
"una scena del film"

TRUMAN SLEEPS arrangiamento per orchestra scolastica

The Truman Show è un film del 1998 diretto da Peter Weir e interpretato da Jim Carrey, in una delle sue prove di attore più apprezzate. ...continua a leggere "TRUMAN SLEEPS arrangiamento per orchestra scolastica"

IL POSTINO per due flauti e due violoncelli
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Il postino è la celebre colonna sonora del film omonimo interpretato da Massimo Troisi. “Il Postino”, che uscì nel 1994, fu un successo clamoroso in tutto il mondo ed ebbe numerose nomination per l’Academy Award, che però gli valsero un solo Oscar, quello appunto per le musiche. ...continua a leggere "IL POSTINO per due flauti e due violoncelli"

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LIBERTANGO arrangiamento per tre pianoforti (6 mani)
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LIBERTANGO arrangiamento per tre pianoforti (6 mani)

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SAMARCANDA arrangiamento per ensemble scolastici
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SAMARCANDA arrangiamento per ensemble scolastici

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SINCOPE E CONTROTEMPO - figurazioni, scrittura, esecuzioneSINCOPE E CONTROTEMPO - figurazioni, scrittura, esecuzione

Per definizione la sincope è uno spostamento di accento. Può trovarsi sia all'interno di una sola misura (battuta) che esteso su più misure, può essere un singolo spostamento o più spostamenti di accento. Sincope e controtempo sono figurazioni ritmiche molto utilizzate, per tanto si suggerisce uno studio approfondito.

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concetti generali

Per capire praticamente cosa s'intende per spostamento di accento, si faccia partire un metronomo ad una velocità media e si provi a schioccare le dita in netta contrapposizione ritmica al click del metronomo ovvero in levare. Accade quindi che l'accento ritmico si sposta dal tempo forte (comunemente chiamato battere) a un tempo debole (comunemente chiamato levare). Si può avere sia uno spostamento di accento singolo sia una serie di spostamenti consecutivi.

figurazioni (tipi di sincope)

La tipologia di sincope, oltre al numero di spostamenti di accenti, dipende anche dalle figurazioni utilizzate. Spostamenti e figurazioni danno vita alle tipologie di sincope qui sotto elencate e rappresentate:

SINCOPE REGOLARE SEMPLICE - tra due figure uguali (dello stesso valore), con un solo spostamento di accento

SINCOPE IRREGOLARE SEMPLICE - tra figurazioni non uguali (di diverso valore), con un solo spostamento di accento

SINCOPE REGOLARE COMPOSTA - tra due figure uguali (dello stesso valore) con lo spostamento di 2 o più accenti

SINCOPE IRREGOLARE COMPOSTA - tra figurazioni non uguali (di diverso valore) con lo spostamento di più accenti

Bisogna prestare particolare attenzione ai ritmi composti (6/8, 9/8 ecc..) e alle loro suddivisioni, poiché in molti casi vi si presenta una figurazione ritmica che, in un tempo semplice potrebbe essere sincopata, mentre in un tempo composto non lo è affatto. Quindi prima di eseguire una figurazione che sembra una sincope è bene verificare l'indicazione metrica del brano/solfeggio.

la sincope armonica

La sincope armonica è un particolare effetto che riguarda gli accordi; essa avviene quando vi è il medesimo accordo a cavallo di battuta. Ciò fa sì che sul primo movimento della seconda battuta non venga suonato l'accordo (sul tempo forte) bensì mantenuto dal movimento della battuta precedente tramite legature di valore. L'esempio aiuterà a capire meglio...

Si può parlare di sincope armonica anche nel caso in cui gli accordi sono disposti in modo da creare una sincope ritmica. Come esempio possiamo considerare una sincope regolare composta in cui al posto delle singole note troviamo gli accordi.

La sincope armonica è sempre stata considerata un cattivo effetto dai teorici dell'armonia classica e quindi veniva definita (e viene considerato tuttora nello studio dell'armonia classica) un errore. Tuttavia vi sono vari esempi nella storia della musica in cui appare tale effetto.

C'è un caso particolare in cui non si può parlare di sincope armonica: quando la composizione inizia sul levare della battuta precedente e il medesimo accordo si presenta anche in battere nella battuta successiva non si parla di sincope armonica.

la sincope nel jazz (andamento sincopato)

La costruzione ritmica nella musica jazz molto spesso è basata su lunghi periodi sincopati; in questo caso bisogna parlare di procedimento sincopato o andamento sincopato. Questo argomento per le sue specificità verrà affrontato ed approfondito in un altro contesto/lezione più appropriato.

controtempo

Il controtempo è un contrasto ritmico prodotto dall'alternarsi di pausa sul tempo forte e nota sul punto debole. È un effetto musicale particolare che ha lo scopo di creare particolari effetti ritmici. E' simile alla sincope ma non va confuso con essa poiché non si tratta di spostamenti di accenti ma di un vero e proprio andamento ritmico.

Tecnicamente nel controtempo il suono inizia sul tempo debole e viene successivamente troncato da un silenzio (pausa musicale). Questo particolare effetto si può avere sia nei tempi semplici che in quelli composti.

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MAMBO ITALIANO arrangiamento per orchestra scolastica
Sophia Loren e Vittorio De Sica in una scena del film

MAMBO ITALIANO arrangiamento per orchestra scolastica

Mambo Italiano è una canzone popolare composta da Bob Merrill nel 1954. L'incisione del brano che ha ottenuto maggior successo di vendite è quella di Rosemary Clooney (prima posizione nel Regno Unito e decima negli Stati Uniti), all'epoca grande signora del jazz bianco americano, rivale di Anita O'Day (e zia del divo hollywoodiano George). ...continua a leggere "MAMBO ITALIANO arrangiamento per orchestra scolastica (2 pianoforti, percussioni, 2 violini, basso elettrico, chitarra)"

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THE GODFATHER THEME per 2 violini, 2 flauti, 2 celli, pianoforte
Marlon Brando in un scena del film

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The Godfather (Il padrino) è la colonna sonora dell'omonimo film, magistralmente interpretato da Marlon Brando, pubblicata nel 1972 dalla Paramount Records. Salvo dove indicato, le musiche sono composte da Nino Rota e dirette da Carlo Savina. ...continua a leggere "THE GODFATHER THEME per 2 violini, 2 flauti, 2 celli, pianoforte"

VA PENSIERO per ensemble di fiati
Giuseppe Verdi (ritratto)

VA PENSIERO per ensemble di fiati

Va, pensiero (Va, pensiero, sull'ali dorate) è uno dei cori più noti della storia dell'opera, collocato nella parte terza del Nabucco di Giuseppe Verdi (1842), dove viene cantato dagli Ebrei prigionieri in Babilonia. ...continua a leggere "VA PENSIERO per ensemble di fiati"

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